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I PARTNER DI EURADRIA RACCONTANO IL “CONFINE”, CHE RESTA UNA STRAORDINARIA OPPORTUNITA’

Nelle terre di frontiera i confini non sono solo linee fisiche, ma un segno culturale profondo che fa parte della vita quotidiana delle persone. Alcuni dei protagonisti del progetto Euradria ci hanno raccontato che cosa significa per loro vivere e lavorare “a scavalco”. E se è vero che problemi ed ostacoli non mancano, è altrettanto vero che resta forte la consapevolezza dell’importanza di costruire percorsi di collaborazione e scambio. Perchè la diversità è una enorme fonte di ricchezza.


DISOCCUPAZIONE, ECCO IL VADEMECUM PER MUOVERSI IN MODO CORRETTO

L’Eures Adviser Jana Krušič ci fornisce una mappa per guidarci nella richiesta di disoccupazione: dalla compilazione del modulo U1 all’iscrizione alle apposite liste, passando per un riassunto delle direttive UE di riferimento.


STORIE DI DISOCCUPAZIONE, VIVO IN ITALIA MA LAVORAVO IN SLOVENIA

Cristina ci racconta la sua storia di lavoratrice residente in Italia e licenziata in Slovenia e l’iter che ha dovuto affrontare, assieme all’Inas Cisl della Slovenia, per vedersi riconosciuta l’indennità di disoccupazione.


DISOCCUPAZIONE: VIVO IN SLOVENIA MA LAVORAVO IN ITALIA

Jana ci racconta la sua esperienza come frontaliera slovena che ha perso il lavoro in Italia e di come si sia rivolta all’Inas Cisl della Slovenia per la richiesta di disoccupazione. A fare il punto sul percorso da seguire e a fornire le informazioni base su enti di competenza da coinvolgere, modalità e tempi è la direttrice del Patronato, Katjia Terpin.


PART-TIME TRA ITALIA E SLOVENIA

Matteo Feruglio presenta i servizi che Ures, attraverso la sua società Servis, fornisce alle imprese interessate alla dimensione transfrontaliera e ci introduce ad un caso molto specifico, quello del doppio part time tra Italia e Slovenia.


CONTRIBUTI PREVIDENZIALI PER IL LAVORO PART TIME: UN CASO ITALIANO ED UNO SLOVENO

In caso di doppio part time tra Italia e Slovenia, è il Regolamento UE 883/2004 a stabilire dove vanno versati i contributi previdenziali. Ad entrare nel merito dei cosiddetti principi dell’unicità della legislazione applicabile e dell’attività sostanziale, è l’avvocato Boštjan Starc, che avvisa: è il lavoratore che deve sempre informare della propria situazione l’ente previdenziale del luogo di residenza!


IL LAVORO IRREGOLARE

Diana Peloza del Patronato Inca Cgil della Slovenia ci mette in guardia dai rischi del lavoro nero e spiega non solo come riconoscere le situazioni illegali, ma anche come eventualmente denunciarle.


TASSAZIONE PER LAVORATORI FRONTALIERI, POCHE CERTEZZE

L’Eures Advisor Michele Berti di UIL FVG porta alla luce le molte criticità attorno alla questione della tassazione da lavoro dipendente per i lavoratori frontalieri: dal calcolo del dovuto al mancato confronto sui sistemi e le modalità adottate dalle autorità competenti di Italia e Slovenia.


IMPRESE ITALIANE E SLOVENE OLTRE CONFINE

Robert Rakarv, direttore di PGZ, racconta come la Camera di Commercio di Capodistria si faccia interprete delle esigenze delle imprese slovene e italiane interessate a lavorare ed investire oltre confine. Posto che l’economia, almeno in linea di principio, non conosce confine, le questioni amministrative e fiscali vanno comunque tenute sotto controllo: ecco come.

LAVORO AGILE TRANSFRONTALIERO “SMART WORKING”

La professoressa Ferrara, dell’Università degli studi di Trieste, ci parla di “smart working” o “lavoro agile”: regolamentazione e lavoro agile in emergenza.